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“In questo momento storico la priorità è il lavoro e va assecondata la forte propensione all’imprenditoria che caratterizza i giovani italiani. In agricoltura lo spazio c’è. Ben vengano, in tal senso, i tavoli permanenti di confronto dei giovani con il Mise e quello del coordinamento nazionale tra i giovani imprenditori, ma è anche fondamentale mantenere un dialogo diretto e costante con il ministero delle Politiche agricole”. Lo ha detto il nuovo presidente dell’Anga, Raffaele M. Maiorano appena eletto, dall’assemblea, alla guida dei giovani di Confagricoltura, che subentra a Nicola Motolese.
Trent’anni, crotonese, laureato in Economia e Finanza d’Impresa, un passato da giornalista e fotografo, Maiorano conduce direttamente un’azienda specializzata nell’olivicoltura biologica, sul mar Jonio in Calabria. Sessanta ettari con 18000 piante delle varietà Nocellara, Carolea, Leccino e Coratina, che producono due blend di olio extravergine di oliva secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Nell’azienda agricola della famiglia paterna, a vocazione cerealicola, orticola, agrumicola e zootecnica, segue il marketing del Pecorino Crotonese. Con l’azienda agricola materna, nel cuore delle Marche, collabora invece per la produzione di grano tenero, orzo e favino.
Raffaele Maiorano sarà affiancato, nel prossimo triennio, da tre vicepresidenti. Per il Nord Francesca Picasso, 36 anni di Cremona, si occupa dell’azienda di famiglia ad indirizzo cerealicolo, dotata anche di un moderno impianto per la produzione di biogas. Ugo Bagedda, vicepresidente del Centro, 35 anni, di Sassari Olbia-Tempio, ha un’azienda vitivinicola che produce Vermentino Docg di Gallura. Filippo Schiavone, 29 anni, vicepresidente del Sud, ha un’azienda multifunzionale, dove coltiva cereali, orticole, pomodoro da industria, alleva ovini da carne ed esercita attività agrituristica. Fanno anche parte del nuovo comitato di presidenza Piergiovanni Ferrarese, ventiduenne di Verona, che alleva frisone da latte e coltiva cereali; Cristian Aldrovandi, 32 anni, di Modena, che conduce direttamente la propria azienda frutticola, specializzata nella coltivazione delle pere; Giovanni Selvaggi, 36 anni, titolare di un’azienda a prevalente indirizzo ortofrutticolo e olivicolo.
“Voglio ringraziare Nicola Motolese – ha detto Maiorano – per l’impegno espresso per il rilancio dell’associazionismo giovanile. Raccolgo il testimone, con la consapevolezza che occorre compiere ogni sforzo per rappresentare e tutelare le imprese agricole condotte dai giovani. Sono il futuro del settore e del Paese”.