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“Nel primo semestre dell’anno, l’export del made in Italy nei Paesi al di fuori dell’ Unione europea è aumentato tendenzialmente del 3,2%; i mercati più dinamici all’ export sono risultati Giappone, Russia e Cina, senza tralasciare il Nord America e i Paesi europei che non fanno parte della Ue, come la Svizzera. Nel quadro complessivo, si registra l’aumento delle esportazioni agroalimentari, anche se mancano al momento dati disaggregati”. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alla stima preliminare del commercio estero extra-Ue a luglio dell’Istat.
“L’export agroalimentare – ricorda Confagricoltura – l’anno scorso ha avuto una crescita del 5,4% ed ha pesato per quasi il 10% sulle esportazioni nazionali. Siamo primi per olio, vino ed ortofrutta”.
“Il potenziale del made in Italy agroalimentare è enorme – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli -. E si guarda con crescente attenzione ai Paesi cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). D’altronde, secondo le previsioni degli osservatori socioeconomici, il reddito pro capite in Russia e Cina nel 2015 dovrebbe essere il doppio di cinque anni prima e in India il triplo”.