Condividi
Condividi
Con la raccolta del riso in pieno svolgimento cresce la preoccupazione per l’andamento negativo del mercato che, rispetto all’ultima quotazione di fine luglio, registra un calo del 25% del prezzo dei risoni di tipo lungo B "indica", la voce più importante nelle esportazioni di riso italiano.
Ne da notizia Confagricoltura, che ha convocato per il 16 ottobre la propria Federazione Nazionale Risicoltura per fare il punto della situazione di mercato e valutare le iniziative da intraprendere.
Confagricoltura ricorda che la discesa del prezzo dei risoni tipo "indica" è stata accompagnata nel mese di settembre da una sensibile riduzione delle quantità acquistate dall’industria risiera: circa 60.000 tonnellate in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.
Tra le cause c’è l’aumento delle importazioni a dazio zero dai Paesi meno sviluppati dell’Asia, come la Cambogia, che negli ultimi nove mesi ha più che raddoppiato il suo export di riso sul mercato europeo, ma c’è anche il calo dei consumi interni, da cui non si salva nemmeno il riso.
Per poter reggere e superare le attuali difficoltà di commercializzazione puntando ad ottenere dal mercato il miglior risultato possibile, Confagricoltura segnala che i consorzi e le cooperative dei risicoltori hanno convenuto di operare nella corrente campagna all’interno di un contratto di rete, per coordinare le rispettive attività di vendita, monitorare con continuità l’andamento del mercato, condividere e diffondere le informazioni necessarie ai produttori per orientare le proprie scelte commerciali.
Confagricoltura invita i risicoltori a puntare, per quanto possibile, su una strategia di vendite graduali, scaglionate nei tempi e nelle quantità, premessa e condizione necessaria per sostenere i prezzi, ma anche per favorire accordi contrattuali con l’industria, che consentano di redistribuire in modo più equo il reddito tra produttori e trasformatori.
In questo senso, Confagricoltura sottolinea come le cooperative e i consorzi di vendita del risone possano offrire ai risicoltori gli strumenti, anche di tipo finanziario, per affrontare le incertezze del mercato.