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“A pochi giorni dalle festività natalizie gli operatori dell’agriturismo non hanno un quadro preciso sulle presenze nelle proprie strutture ricettive nel periodo delle feste natalizie e di fine anno. La tendenza, che già si avvertiva negli anni scorsi e che riscontriamo acuita, è che i turisti tendono a rimandare le prenotazioni fino all’ultimo momento; ciò nella convinzione che, per la crisi, le camere disponibili o i posti a tavola (nel caso della ristorazione) si trovano comunque”. Lo sottolinea Agriturist facendo il punto sulle prenotazioni in vista del Natale.
“Probabilmente si rimanda all’ultimo perché – ritiene Agriturist – si crede di avere quotazioni più convenienti, dimenticando però che i prezzi sono già competitivi in partenza”.
“Non c’è una sofferenza di presenze, ma una sofferenza di prenotazioni, ma – osserva Agriturist – il last minute può essere un rischio. Gli agriturismi non hanno tante stanze disponibili o coperti, con il pericolo di rimanere delusi”.
“Negli anni – fa presente l’associazione del turismo in campagna di Confagricoltura – è andato crescendo l’interesse per la vacanza agrituristica nelle feste natalizie e di fine anno, sfatando il detto ‘Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi’. L’agriturismo prende sempre più piede, di pari passo con una maggiore sensibilità dei turisti per natura, ecologia, qualità, genuinità, sostenibilità”.
“La vacanza green a Natale piace forse perché non si è in famiglia ma è come se lo si fosse – conclude Agriturist – . Il camino acceso, il calore di un’ospitalità genuina sono un toccasana. Sono apprezzati, ad esempio, dalle famiglie attratte dall’informalità ed anche dalla dimensione ludica adatta ai più piccoli e non solo”.