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“Come imprenditore e presidente di un’associazione giovanile non posso che essere preoccupato per una situazione che sta mettendo un’intera generazione fuori mercato. L’economia riparte solo se riparte il lavoro”. Lo ha detto Raffaele Maria Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura commentando i dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat, che vedono un’ulteriore diminuzione degli occupati a novembre dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e del 2,0% su base annua (-448 mila).
Il tasso di disoccupazione giovanile, a parere dell’Istat, è aumentato a novembre, toccando il 41,6% crescendo di 0,2 punti rispetto a ottobre e di quattro punti rispetto a novembre 2012. “E’ gravissimo che un giovane italiano su dieci non lavori. Sono convinto che le imprese agricole, se messe nelle condizioni di farlo – osserva Maiorano – possano offrire possibilità ed opportunità concrete e preziose, soprattutto per i giovani”.
L’occupazione in Italia, per l’Anga, potrà ripartire puntando sull’agricoltura, in particolare sull’alimentare e sull’agriturismo. Cibo e Bel Paese incarnano l’immagine vincente dell’Italia nel mondo e il nostro settore può offrire opportunità ai giovani. L’export agroalimentare registra performance positive, un’opportunità che va assolutamente colta. Nonostante gli effetti perduranti della crisi ed il susseguirsi delle calamità naturali, che hanno fatto perdere reddito ed occupazione, tra 300 e 500 mila persone vengono assunte ogni anno dalle imprese associate a Confagricoltura.
“Il 2014 potrebbe essere l’anno della riscossa nelle campagne, della ripresa di reddito ed occupazione – conclude Maiorano -. Le buone performance dell’agroalimentare sui mercati esteri ci confermano che la produzione di cibo, di innovazione, di verde, di benessere e di qualità della vita è il vero futuro del Paese. Impegniamoci tutti insieme e lavoriamo per raggiungere questo risultato”.