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(CHB) – Cremona, 27 feb 2014 – Assicurare presto la presenza continuativa di un veterinario di fiducia in tutti gli allevamenti italiani. L’Associazione nazionale medici veterinari italiani invita il presidente del Consiglio Matteo Renzi a raccogliere l’appello lanciatogli, dalle file del suo stesso partito, da Paolo Cova. Cova, che è anche medico veterinario, ha infatti dichiarato in Aula che bisogna istituire formalmente la figura del veterinario aziendale “per garantire la tracciabilità”, e “come garanzia della sanità, salubrità e tracciabilità degli alimenti".
"E’ la direzione che sta prendendo l’Europa – commenta l’Anmvi- che ricorda che proprio la scorsa settimana il Parlamento Europeo ha approvato emendamenti alla riforma della sanità animale, introducendo l’obbligo di visita veterinaria nelle aziende zootecniche. Si tratta di sostenere, con il management veterinario, gli allevamenti italiani a conquistare i finanziamenti della PAC, attraverso capi in salute e benessere. E anche di restituire competitività alle produzioni alimentari di origine animale, sconfiggendo barriere burocratiche e sanitarie che oggi imbrigliano la produzione primaria in agricoltura e il made in Italy nel confronto con i mercati internazionali dell’agroalimentare".
"E’ la direzione che sta prendendo l’Europa – commenta l’Anmvi- che ricorda che proprio la scorsa settimana il Parlamento Europeo ha approvato emendamenti alla riforma della sanità animale, introducendo l’obbligo di visita veterinaria nelle aziende zootecniche. Si tratta di sostenere, con il management veterinario, gli allevamenti italiani a conquistare i finanziamenti della PAC, attraverso capi in salute e benessere. E anche di restituire competitività alle produzioni alimentari di origine animale, sconfiggendo barriere burocratiche e sanitarie che oggi imbrigliano la produzione primaria in agricoltura e il made in Italy nel confronto con i mercati internazionali dell’agroalimentare".