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Comunicato stampa
AGRINSIEME, CONFAGRICOLTURA ASSUME L’INCARICO DI COORDINAMENTO, MARIO GUIDI SUBENTRA DOPO UN ANNO A GIUSEPPE POLITI
Costituiti coordinamenti territoriali in 17 regioni, oltre 200 le iniziative realizzate. “Siamo sulla strada giusta: – spiega Guidi – superare le individualità e i localismi, che sono stati alla base di molti problemi dell’agricoltura italiana, per fare sistema”.
A giugno in programma a Lecce la conferenza nazionale
Roma, 4 marzo 2014 – A un anno dalla sua costituzione, cambia la guida di Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, e Alleanza delle Cooperative agroalimentari costituito nel gennaio 2013. Il Presidente di Confagricoltura Mario Guidi subentra a Giuseppe Politi, allora Presidente della Cia, carica che ha mantenuto fino all’Assemblea della scorsa settimana.
“La nascita di Agrinsieme – ha dichiarato Guidi durante l’incontro con la stampa svoltosi oggi presso la sede di Confagricoltura – ha rappresentato un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione del mondo agricolo, facendosi portatore di un nuovo modello di rappresentanza. Associazioni diverse, per storia, vocazione e struttura, hanno avuto il coraggio di abbandonare un po’ di individualità, senza per questo rinunciare alla propria identità, con l’obiettivo più alto di tutelare i reali interessi di un comparto e delle sue imprese. I consensi arrivati da più parti – i più recenti quelli del nuovo ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina e di Don Ciotti all’Assemblea della Cia – dimostrano che siamo sulla strada giusta; che è quella di superare le individualità e i localismi, che sono stati alla base di molti problemi della nostra agricoltura, per fare sistema”.
Il bilancio dopo un anno è più che positivo: la presenza di Agrinsieme è oggi diffusa e consolidata sul territorio: il coordinamento è stato costituito in diciassette regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), con una presenza diffusa in oltre il 60 per cento delle province italiane. Agrinsieme è oggi rappresentato a diversi livelli da più di mille dirigenti sul territorio nazionale.
Sono state oltre 200 le iniziative promosse nel primo anno di attività tra convegni, seminari, tavole rotonde, audizioni parlamentari, incontri con le istituzioni, forze sociali ed economiche. Con particolare impegno è stata svolta l’attività di lobbying sul fronte del negoziato sulla Pac: ad un primo seminario svolto a giugno alla presenza dei parlamentari europei, in cui è stato presentato un documento di lavoro contenente le proposte di Agrinsieme per una Pac che risponda concretamente alle esigenze delle imprese agricole, ha fatto seguito un successivo seminario alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole e degli assessori regionali all’Agricoltura e un incontro con il Commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos.
Sul fronte della politica nazionale, si segnalano il documento programmatico sulle strategie del comparto agroalimentare presentato ad aprile al governo di Enrico Letta e quello sul lavoro illustrato lo scorso mese di febbraio. al governo e alle forze politiche parlamentari in cui si rileva che l’agricoltura può creare centomila nuovi posti di lavoro.
In ambito parlamentare, è stata costante l’attività di lobbying di Agrinsieme relativa all’iter approvativo del Dl “Del fare” e della legge di stabilità: di particolare rilievo la battaglia, vinta, sull’esenzione del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali ed il tentativo, sventato grazie all’intervento di Agrinsieme, di finanziare con 400 milioni di euro la defunta Federconsorzi.
In merito infine alle progettualità economiche di filiera, da segnalare la promozione di due progetti per la filiera cerealicola: Il primo ha consentito alle imprese e cooperative del settore di fare investimenti in tecnologia per oltre 2 milioni di euro agevolando il monitoraggio della qualità dei cereali; il secondo, approvato dal Cipe lo scorso febbraio, consentirà investimenti in ammodernamento e ampliamento strutturale per circa 9 milioni di euro.
E a febbraio 2014 risale anche la presentazione ai Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato del “Testo Unico della Vite e del Vino”, a cura di Agrinsieme, Unione italiana vini, Federvini, Assoenologi e Federdoc, svoltasi a Roma, presso Montecitorio. Il documento unifica tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo, attualmente contenute in svariati testi normativi ed è il frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto tutte le diverse sigle che rappresentano le realtà economiche del settore vitivinicolo.
Nell’incontro con la stampa è stato anche annunciato che nel mese di giugno si terrà la prima Conferenza nazionale sull’agricoltura organizzata da Agrinsieme: l’appuntamento sarà il punto di arrivo di un’indagine su come si è sviluppata Agrinsieme sul territorio, con esperienze associative maturate dai gruppi dirigenti e dalle imprese al fine di consolidare l’integrazione tra le rispettive associazioni e diffondere la consapevolezza della necessità di avviare un percorso comune per creare un nuovo sistema di rappresentanza. Durante la Conferenza verrà presentato un “Rapporto sull’agricoltura” nel quale, sulla base di un lavoro preparatorio di analisi, verranno proposte le linee di sviluppo del settore per il prossimo futuro.
Area Comunicazione
Ufficio Stampa