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Agrinsieme valuta positivamente la circostanziata interrogazione parlamentare al Senato del PD (primi firmatari Pignedoli e Gatti) che chiedono ai ministri delle Politiche agricole Martina e del Lavoro Poletti di attivarsi perché non vengano considerati nelle strette maglie del de minimis gli aiuti concessi per l’acquisto di macchinari agricoli nuovi, ma vengano considerati compatibili con le norme sugli aiuti di Stato dell’Unione europea.
“E’ una proposta importante – commenta il coordinamento di Cia, Confagricoltura ed Alleanza delle Cooperative italiane – perché se lo Stato, per mezzo dell’Inail, decidesse di erogare aiuti agli agricoltori in tema di revisione delle macchine, questi sarebbero inclusi nel regime de minimis, impedendo così altri incentivi, nonostante la necessità di favorire la diffusione di macchine a norma.
“Più volte – ricorda in conclusione Agrinsieme – abbiamo sollecitato il governo ad intervenire in merito ai massimali degli aiuti alle imprese, considerando inadeguato il tetto dei 15 mila euro in tre anni e chiedendo di portarlo almeno a 50 mila euro”.