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L’operazione della Guardia di Finanza, che ha scoperto una maxi truffa in Puglia e Calabria di olio spagnolo importato e fatto diventare, grazie a false fatture, “olio 100% italiano biologico”, dimostra che i sospetti che ha Agrinsieme sono fondati.
Fa riflettere – osserva Agrinsieme analizzando i dati Ismea – il fatto che nel primo quadrimestre dell’anno sono quadruplicate le importazioni di olio proveniente dalla Spagna che sono passate in poco tempo da 46 mila a 200 mila tonnellate.
«Si è registrato contestualmente – prosegue il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura ed Alleanza delle Cooperative agroalimentari – anche un notevole incremento di export di olio extravergine italiano (+15% per la categoria extravergine), sicuramente dovuto all’ottimo lavoro che stanno svolgendo i nostri produttori e la filiera; però resta il timore che possano esserci triangolazioni fraudolente, di olio spagnolo importato, “italianizzato” e quindi esportato a prezzi competitivi».
L’invito di Agrinsieme alle forze dell’ordine «è di vigilare incessantemente sul prodotto in ingresso e di proseguire con determinazione nella lotta alla contraffazione che – oltre a penalizzare olivicoltori, filiera olearia e consumatori – crea danni enormi per l’immagine del made in Italy nel mondo, rischiando di compromettere mercati promettenti che si stanno conquistando con grande impegno, puntando sulla valorizzazione della qualità del prodotto nazionale».