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Il Governo vuol incrementare, entro il 2020, l’export agroalimentare “Made in Italy” dai 34,3 miliardi del 2014 a 50 miliardi di euro: benefici concreti per gli agricoltori italiani con la valorizzazione dei prodotti DOP e IGP.

Per fare in modo che l’agricoltura italiana tragga significativi benefici dall’incremento dell’esportazioni dell’agroalimentare “Made in Italy”, è importante rafforzare in modo particolare la competitività sul mercato internazionale dei prodotti freschi e dei trasformati realizzati con materie prime
agricole nazionali, a partire da quelli riconosciuti DOP e IGP .

Oggi il nostro Paese è ampiamente al primo posto per numero di riconoscimenti, con 274 specialità certificate (164 DOP e 110 IGP) contro le 222 della Francia, primo concorrente. Tutte le DOP e gran parte delle IGP sono legate per definizione a produzioni agricole nazionali.

Il programma del Governo per incrementare l’export agroalimentare può produrre, nei tempi preventivati (entro il 2020), risultati significativi attraverso l’incremento dell’export di prodotti agricoli.

In allegato il bollettino flash del Centro Studi di Confagricoltura