Categories: Archivio, Pol. Agricole

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“Le norme dello schema di decreto dei ministeri delle Politiche agricole e dell’Ambiente, sulle modalità di concessione degli indennizzi per i danni provocati dalla fauna selvatica omeoterma, sono insoddisfacenti  in quanto non sono  in grado di assicurare alle imprese agricole un rapido e integrale risarcimento”. È questa la valutazione espressa dai tavoli “Diritti degli imprenditori”  e “Ambiente e Territorio”  di Confagricoltura che si sono riuniti congiuntamente per approfondire la proposta normativa interministeriale. Ai lavori – coordinati dalla vicepresidente confederale Elisabetta Falchi e dalla componente della giunta esecutiva Giovanna Parmigiani – ha partecipato anche il prof. Orazio La Marca dell’Università di Firenze. 
Per Confagricoltura va dato corso, “con rapidità, ad ulteriori interventi chiarificatori per avere la certezza che vi sia completo  recepimento delle norme europee”. 
“L’Organizzazione degli imprenditori agricoli – è stato rimarcato – proseguirà nell’attività di sensibilizzazione  del mondo politico e dell’opinione pubblica sull’ingestibile situazione che si trovano ad affrontare,  quotidianamente, una gran parte di imprese agricole per i danni alle coltivazioni ed al bestiame, gli incidenti stradali, le malattie negli allevamenti, provocati dalla fauna selvatica incontrollata”. 
“Ci faremo promotori – ha concluso Confagricoltura – presso le rappresentanze interessate  alla salvaguardia della fauna ed alla corretta gestione dell’attività venatoria, di attività finalizzate all’armonizzazione alla realtà europea del diritto di caccia e della normativa sull’esercizio dell’attività venatoria, nonché alla ricerca e alla proposizione di percorsi condivisi per la salvaguardia dell’attività economica delle  imprese agricole”.