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“L’intesa tra Unione Europea e Stati Uniti, per fermare la guerra commerciale in atto, è senz’altro una buona notizia per il nostro sistema agroalimentare che esporta sul mercato americano prodotti per un valore di 4 miliardi di euro. Però, alcuni aspetti dell’accordo vanno approfonditi e chiariti”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato l’intesa annunciata nella serata di ieri, 25 luglio, a Washington, dai presidenti degli Stati Uniti, Donald Trump, e della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
Da parte europea, è stato assunto l’impegno ad aumentare le importazioni di soia dagli Stati Uniti; una produzione per la quale la UE è fortemente deficitaria. Lo scorso anno l’import complessivo dai paesi terzi è ammontato a 32 milioni di tonnellate.
“È in materia di smantellamento delle cosiddette barriere non tariffarie – ha rilevato Giansanti – che potrebbero sorgere le maggiori difficoltà relativamente al commercio di prodotti agroalimentari”.
“Da tempo, ad esempio, gli Stati Uniti si oppongono al divieto di esportazione sul mercato europeo di carni allevate con gli ormoni”, ha ricordato il presidente di Confagricoltura. “E di recente, in un rapporto dell’Ufficio del Rappresentante commerciale degli USA sono stati criticati i provvedimenti di alcuni Stati membri della UE, tra i quali l’Italia, in materia di etichettatura dei prodotti relativamente all’origine. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno sempre contestato il sistema delle indicazioni geografiche e di qualità dei prodotti agroalimentari dell’Unione”.
La solidità dell’accordo sarà oggetto di una prima verifica nei prossimi giorni, quando il dipartimento americano al Commercio dovrà confermare i dazi preliminari sulle importazioni di olive da tavola dalla Spagna”.
“La conferma delle tariffe, motivata dagli aiuti della Pac assegnati ai produttori spagnoli – ha concluso Giansanti – sarebbe un segnale negativo nell’ottica del rilancio del dialogo tra UE e USA per l’apertura dei mercati. Gran parte dei prodotti agroalimentari della UE destinati al mercato statunitense potrebbe essere, potenzialmente, sottoposta a dazi aggiuntivi”.
Nella nota Confagricoltura ha anche ricordato che, per ridurre l’impatto delle tensioni commerciali in corso, agli agricoltori americani è stato nei giorni scorsi accordato un pacchetto di aiuti pubblici straordinari con una dotazione di 12 miliardi di dollari. Una parte consistente delle risorse finanziarie sarà destinata alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per le commodities statunitensi.
“C’è il rischio – ha segnalato Confagricoltura – di alterare la libera concorrenza con una negativa incidenza sulla dinamica dei prezzi a scapito delle produzioni europee”.