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Nessuna proposta da parte dell’Assessorato dell’agricoltura in merito al comparto ovicaprino. Non sono state presentate strategie, obiettivi e risorse bensì solo un annuncio: l’istituzione dell’Ente sardo per la pastorizia attraverso un disegno di legge della Giunta Regionale di cui ad oggi non si conoscono i contenuti e i tempi di attuazione mentre il comparto ha bisogno di risposte immediate.

Per quanto riguarda l’accordo firmato il 9 marzo dell’anno scorso in Prefettura a Sassari, mentre si sono potuti rilevare i dati del prezzo del Pecorino romano da novembre 2018 a ottobre 2019, i relativi quantitativi di vendita non risultano disponibili pertanto, al momento, non è possibile calcolare la media ponderata necessaria per effettuare il conteggio del conguaglio.

Da segnalare che al tavolo la presenza dell’ennesima associazione, Atas (Associazione tutela agropastorale sardo).

Le Organizzazioni Agricole e le Centrali cooperative hanno denunciato oltre all’assenza di una strategia l’immobilismo della regione.

Luca Sanna, presidente di Confagricoltura Sardegna ha segnalato la nebulosità dell’ordine del giorno, dal quale non emerge chiaramente l’argomento di discussione.

Ha posto poi il problema della rappresentanza, un tavolo con 29 sigle partecipanti, alcune delle quali non si sa bene chi rappresentino, non può essere operativo ma, come si è poi dimostrato, assai dispersivo. Sarebbero utili più tavoli.

Il presidente di Confagricoltura, ha denunciato la mancata attuazione dei decreti della legge 44/2019, in particolare il registro dei primi acquirenti del sistema ovino che avrebbe permesso di conoscere già oggi i numeri sul latte e i formaggi e si sarebbe potuto portare a termine l’accordo raggiunto in Prefettura a Sassari.

Sanna ha dichiarato che manca una proposta concreta da parte della Regione. L’assessore dell’Agricoltura si è limitata ad annunciare, come già capitato con la riforma delle Agenzie agricole – ha detto Sanna nel suo intervento – che in accordo con il presidente della Giunta, sarebbe intenzionata a iniziare a lavorare su un disegno di legge sul comparto e che dovrà trovare i fondi per il settore. Un annuncio ancora oscuro – sottolinea ancora il presidente di Confagricoltura – mentre ci saremmo aspettati di trovare già oggi all’ordine del giorno e declinata con tratti più definiti, questa proposta ma così non è stato. La riunione di oggi non ha prodotto nulla. Per la prossima convocazione al tavolo mi attendo di vedere all’ordine del giorno questa proposta ben definita, diversamente noi – ha concluso Sanna – come molte altre organizzazioni, non parteciperemo più a un tavolo che si è dimostrato del tutto inconcludente.