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“All’indomani della Brexit, il mancato accordo al Consiglio europeo sul bilancio pluriennale è preoccupante. L’Unione europea, però, non può uscire dalla crisi con un bilancio bloccato sull’1% del PIL degli Stati membri. E’ una questione di visione strategica, non solo di solidarietà. Esprimo pieno apprezzamento per la posizione assunta dal presidente del Consiglio Conte”.
E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’esito del Consiglio europeo che non è riuscito a raggiungere un’intesa sul quadro finanziario della UE per il periodo 2021-2027.
“Nonostante alcuni miglioramenti emersi nel corso dei lavori – aggiunge Giansanti – per l’agricoltura, chiamata ad aumentare la sostenibilità ambientale, c’era sul tavolo un taglio dei fondi per i prossimi anni di oltre il 10% rispetto alla dotazione attuale”.
“In più, era confermato il varo di strumenti particolarmente penalizzanti per le imprese agricole italiane, come la convergenza degli aiuti diretti erogati nei diversi Stati membri senza alcun riferimento alla diversità dei costi di produzione, e il blocco dei pagamenti alle imprese di maggiore dimensione”.
“Occorre imboccare altre strade, per raggiungere i traguardi proposti dalla Commissione europea, – conclude il presidente di Confagricoltura – dalla crescita economica alla neutralità climatica. L’Italia ha un importante ruolo da svolgere per trovare, alla fine, un accordo giustamente ambizioso per l’Europa e per l’agricoltura”.