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Il Coordinamento di Agrinsieme Sardegna, riunitosi oggi, esprime un giudizio assolutamente negativo, relativamente alle misure di intervento per il settore agricolo contenute nel DDL 162, licenziato ieri dal Consiglio Regionale.

Agrinsieme stigmatizza ancora una volta la totale assenza di dialogo con le Istituzioni, confermata sia nella fase di predisposizione del DDL che non ha visto nessun tipo di interlocuzione con le Organizzazioni Agricole, fatta salva l’audizione in Commissioni riunite Agricoltura e Lavoro, durante la quale qualsiasi osservazione e suggerimento proposto è stato di fatto cestinato. In particolare, nonostante le richieste fatte all’Assessora e formulate anche per iscritto, nessuna risposta e nessun invito è giunto ai richiedenti relativamente alla programmazione delle risorse e alla loro destinazione finale, sulla quale naturalmente Agrinsieme non concorda per evidente e grave inadeguatezza delle risposte contenute nel DDL.

L’attenzione sproporzionata, nella previsione di ristoro dei danni, verso alcuni comparti piuttosto che per altri, la mancata trattazione unitaria dei comparti in crisi, l’esclusione di alcuni importanti comparti, l’assenza di una misura rivolta alla ristrutturazione dei debiti, la stupefacente previsione di anticipazione di somme che i produttori attendono da anni, sono alcune delle ragioni che motivano il giudizio di Agrinsieme.

Il Coordinatore di Agrinsieme Luca Sanna, vista la gravissima situazione e il totale abbandono e rifiuto da parte della Giunta di qualsiasi confronto politico e considerata l’inadeguata, per qualità e dotazione, risposta all’emergenza del documento licenziato anticipa che il Coordinamento ha ritenuto di intensificare l’azione sindacale attraverso la ricerca del dialogo con tutte le parti politiche.