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(CHB) – Cagliari, 15 ott 2020 – Argea ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di concessione degli aiuti per l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata, registrati nei libri genealogici o nei registri di razza, per migliorare la produzione e incrementare la qualità delle carni bovine. Lo ha stabilito una determina firmata ieri dal direttore del servizio Autorizzazione dei pagamenti e controlli Feaga/Feamp, Tullio Satta. Il termine ultimo per poter inviare le domande è il 30 dicembre 2020. Con il provvedimento sono state rese ammissibili all’aiuto le domande presentate dal momento della scadenza del bando approvato lo scorso 30 marzo, stabilita per il 31 luglio, fino alla data di pubblicazione della nuova determina Ammissibili anche gli acquisti effettuati dal momento della scadenza del bando. Non saranno ammissibili all’aiuto, invece, le domande presentate prima dei termini stabiliti dalla determina del 29 maggio 2019 e oltre il termine del 30 dicembre 2020 oltre che quelle presentate in maniera difforme da quanto previsto dal bando.
IL RUOLO DI CONFAGRICOLTURA. L’intervento era stato richiesto dalla Confagricoltura Sardegna che lo scorso settembre aveva inviato una lettera, firmata dal direttore regionale dell’associazione Maurizio Onorato, ad Argea e all’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, per sensibilizzare le istituzioni regionali a mettere in campo un atto che, secondo Onorato, era necessario per le imprese bovine che, in assenza dello stesso “non avrebbero potuto acquistare e vendere riproduttori di qualità pregiata almeno fino ad aprile del prossimo anno, quando verrà pubblicato il nuovo bando a seguito dell’approvazione del bilancio che ne indicherà la dotazione finanziaria”. Secondo Confagricoltura “i ritardi avrebbero pregiudicato la regolare attività di molte aziende che, visti anche i ritardi nell’erogazione dei contributi pubblici, si sarebbero trovati in una grave situazione di carenza di liquidità”.
L’INTERVENTO. In base al provvedimento di Argea potranno beneficiare dell’aiuto gli allevatori (singoli o associati) iscritti nel registro delle imprese delle Camere di Commercio, all’Anagrafe regionale delle imprese agricole e alla Banca dati nazionale dei bovini, in regola con la posizione contributiva Inps o con altro Ente previdenziale. Gli aiuti saranno erogati sotto forma di contributi in regime de minimis. L’erogazione degli aiuti verrà attuata da Argea secondo la registrazione cronologico-protocollare delle domande, dopo una verifica dei requisiti di ammissibilità e "fino a concorrenza della capienza del proprio capitolo di spesa delle somme che saranno impegnate e trasferite per l’attuazione dell’intervento”, dice il direttore del servizio.