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“Condivisibili – ha aggiunto – anche le dichiarazioni dell’Ambasciatore Quaroni, Rappresentante Permanente Aggiunto presso l’Ue, sulla necessità di reimpostare il dibattito sull’etichettatura nutrizionale. Da alcuni anni anche la rete diplomatica è attivamente impegnata in un’opera di sensibilizzazione su questo tema”.
“L’abbiamo ricordato anche ieri nell’European Food Forum, è prematuro decidere a Bruxelles, c’è bisogno di ulteriori approfondimenti – ha proseguito il presidente di Confagricoltura -. Appoggiamo e sosteniamo l’etichetta a batteria dell’Italia (‘Nutrinform Battery’), l’unica pienamente conforme alle disposizioni comunitarie. Il Nutrinform è stato sviluppato da qualificati istituti di ricerca nazionali con la collaborazione dell’intera filiera agroalimentare, compresi i rappresentanti dei consumatori”.
Ad avviso di Confagricoltura, fa bene la ministra Bellanova ad opporsi ai sistemi di codifica a colori (come il Semaforo o il Nutriscore) che fondamentalmente fanno una distinzione tra buono o cattivo in modo discutibile sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare. Così si fa disinformazione e si penalizzano alcune eccellenze della dieta mediterranea come l’olio di oliva, tanto che la Spagna è dovuta intervenire, escludendolo dal Nutriscore.
Ha concluso Giansanti: “E’ il momento della fermezza perché questa battaglia contro il Nutriscore la si fa per tutelare la filiera agroalimentare ma anche i consumatori che hanno diritto a trasparenza e corretta informazione”.