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“La sostenibilità è un tema centrale ma non possiamo permettere che diventi un sinonimo di decrescita. Essa deve essere intesa in termini di innovazione per tutta la filiera, senza però che questo diventi un limite” – ha detto Alessandro Squeri, presidente dei Giovani di Federalimentare aprendo il convegno su “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA e di Federalimentare che si è tenuto oggi a Cibus. “La filiera alimentare italiana è tra le più sostenibili al mondo. Ovviamente puntiamo a migliorarci ma non possiamo più permettere di essere additati come gli imprenditori che inquinano” ha continuato Squeri.
Che la sostenibilità sia un tema centrale è testimoniato anche dal PNRR che “stanzia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica più del 30% del totale (quasi 60 mld)” ha detto Claudio Calvani del gruppo di consulenza VVA (Valdani Vicari e Associati) dedicato alla media impresa. “Di questi – ha esposto Calvani – circa 2,8 miliardi sono dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare con investimenti che riguardano lo sviluppo di una filiera agricola e alimentare smart e sostenibile, con meno sprechi, più tracciabilità e digitalizzazione logistica; un parco agrisolare per ridurre consumi energetici del settore agroalimentare e innovazione e meccanizzazione nel settore”.
“Gli strumenti del PNRR e la congiuntura post pandemia sono evidentemente un mix che può e deve rilanciare il mondo agricolo ed agroalimentare, soprattutto per le aziende condotte dai giovani. Oggi abbiamo rilevato che gli strumenti sono adatti, abbiamo solo bisogno di pragmatismo e tempi certi” ha commentato Francesco Manstrandrea, presidente dei Giovani di Confagrcoltura.
Sul palco, anche quattro aziende che già da molto tempo hanno fatto della sostenibilità un cavallo di battaglia e una leva strategica per il loro business. Daniele Grigi, di AD Food Italaie – Grigi, tra le principali aziende nel settore mangimistico per allevamenti di animali domestici, ha raccontato del modo in cui la sua azienda monitora tutto il processo dei suoi prodotti attraverso la blockchain, dalla semina al prodotto finito.
Valentina Massa, Responsabile Sviluppo e Relazioni Esterne di “Dalma Mangimi”, azienda leader nazionale nella preparazione di mangimi a base di ex prodotti alimentari, ha parlato invece del circuito virtuoso che la sua azienda compie, usando i ritagli di molti prodotti alimentari che non possono essere destinati al consumo e sono quindi riutilizzati per fare i mangimi. Sono 3,5 mln in Italia i prodotti che, anziché essere buttati, vengono trasformati per entrare nella filiera dei mangimi.
E sostenibilità è anche la parola d’ordine dell’azienda di Maria Luisa Terrenzio, Marketing Manager dell’azienda ortofrutticola biologica “Prima Bio”, che oltre ad essere campionessa di economia circolare, aderisce all’associazione contro il caporalato per essere etica sotto tutti i punti di vista.
L’Azienda Cogrossi Ada e Emma Soc. Sgr. SS, impresa zootecnica e produttrice di energie rinnovabili, infine, ha raccontato attraverso la testimonianza di Emma Cogrossi l’uso, già da molti anni, di impianti biogas.