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Il tavolo sui nitrati tenutosi il 10 febbraio u.s., con i ministri Martina e Galletti e le Regioni, al quale ha partecipato anche il vicepresidente di Confagricoltura Ezio Veggia, ha confermato che, in base allo studio dell’ISPRA presentato il 28 gennaio, ci sono le condizioni per fare un ulteriore passo avanti per una semplificazione degli adempimenti burocratici e tecnici per il settore zootecnico.
Gli obiettivi indicati – ricorda Confagricoltura – sono quelli di: emanare rapidamente il decreto digestato, che contiene alcune prime semplificazioni nella gestione degli effluenti zootecnici e regola l’utilizzazione agronomica del digestato, su cui a breve verrà fornito il parere della Commissione Europea; rinnovare la richiesta di deroga anche se riguarda un numero limitato di aziende zootecniche; procedere all’aggiornamento delle aree vulnerabili.
Rispetto a quest’ultimo punto, i ministri Martina e Galletti hanno fissato a metà marzo la data in cui si procederà alla verifica della documentazione predisposta dalle regioni per ridefinire le aree vulnerabili.
Ad avviso di Confagricoltura è indispensabile che la scadenza fissata nella riunione di oggi sia rispettata al fine di poter dare concretamente attuazione a quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 5 maggio 2011 che, in relazione ai risultati dello studio Ispra, prevede, attraverso la collaborazione dei ministeri competenti e delle regioni, l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione.
Confagricoltura sottolinea inoltre che è sempre più necessario aprire un confronto con l’Unione Europea per rivedere la direttiva nitrati attraverso una maggiore flessibilità delle disposizioni, che diano soprattutto la possibilità agli Stati Membri di stabilire i quantitativi di effluenti zootecnici, acque reflue e digestato utilizzabili per ettaro in relazione alle proprie realtà, superando le attuali rigide disposizioni che stanno mettendo in difficoltà l’interno comparto zootecnico.