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Negli incontri di questi giorni a Bruxelles con gli europarlamentari, la Rappresentanza permanente d’Italia e gli Uffici della Commissione, Confagricoltura ha chiesto di scongiurare l’ipotesi di rigetto della proposta di regolamento sul biologico attualmente in esame, sottolineando l’importanza di avere un quadro normativo europeo più omogeneo che eviti i forti disequilibri del mercato interno, tuteli il prodotto europeo e dia maggiori certezze sulla qualità delle importazioni.
“Il nostro settore – hanno ribadito i rappresentanti di Confagricoltura negli incontri – è vittima di importazioni dai Paesi extraeuropei, frutto delle politiche sbagliate sui controlli e sulle deroghe presenti nell’attuale legislazione”.
C’è il forte rischio che la proposta di regolamento, che diminuisce le deroghe ai processi produttivi che gli Stati membri concedono, sia bloccata – ha messo in guardia l’Organizzazione che rappresenta il 40% della produzione biologica in Italia – dalla forte opposizione di alcuni Paesi del Nord Europa, soprattutto a livello di Parlamento europeo”.
“C’è poi il problema – ha concluso Confagricoltura – che le troppe deroghe previste nei vari Stati membri finiscano per non rendere uniforme la normativa, vanificando la leale concorrenza nella Ue, permettendo di produrre bio dove bio non potrebbe essere prodotto naturalmente e creando problemi all’importazione. Tutto ciò però non deve portare a non approvare una normativa fondamentale per un settore che ha ampie prospettive di consolidamento e crescita”.