Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Per il Coordinamento di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari e Copagri è inaccettabile che, a fine giugno,  ancora non si abbia il piano di sviluppo nazionale approvato da Bruxelles. La mancata delibera contribuisce a creare un clima di grande incertezza, all’avvio della campagna assicurativa.
 
Bisogna guardare alle coperture assicurative sulle coltivazioni agricole, che mettono al riparo dai danni delle avversità atmosferiche, in modo nuovo e più aderente alla realtà produttiva. Il modello non è più quello generico di stipulare polizze, pagare i relativi premi e riscuotere gli indennizzi, quanto piuttosto quello di garantire una gestione razionale e integrata di tutti i rischi dell’azienda, intesa come centro di produzione e di reddito”. Lo ha detto Mario Guidi, intervenendo in rappresentanza di Agrinsieme al convegno di Ismea, all’Expo, sulla strategia italiana per la gestione dei rischi in agricoltura.
 
“Abbiamo accolto in maniera positiva – ha sottolineato il delegato di Agrinsieme –  lo sforzo del ministero delle Politiche agricole  di inserire le misure d’aiuto sui premi assicurativi in un contesto europeo e,  in particolare, di prevedere, per l’anno in corso, la gestione dei rischi in agricoltura nell’ambito dello Sviluppo rurale. Quello che è inaccettabile è che, la Commissione europea, a fine giugno,  non abbia ancora approvato il Piano di sviluppo nazionale sulla gestione dei rischi.
 
Per questa campagna assicurativa è stato, fra l’altro, applicato un sistema di regole basato su un meccanismo nuovo, che, però non era stato ancora messo a punto. L’effetto è stato quello di mettere in estrema difficoltà gli agricoltori che si erano assicurati, ma anche i Caa e i Consorzi di difesa, che oggi devono adattare quanto già stipulato con le compagnie di assicurazioni alle nuove regole che solo pochi giorni fa sono state  rese note.
 
“Probabilmente – ha detto Mario Guidi – se si fosse seguito il suggerimento di Agrinsieme di rinviare ala prossimo anno le nuove procedure non ci sarebbero state le attuali difficoltà.”
 
Il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari e Copagri ha, infine, sollecitato di  rendere più semplice tutto il sistema delle assicurazioni agricole agevolate. “E’ necessario muoversi insieme, ministero, Ismea, compagnie di assicurazioni, consorzi di difesa e organizzazioni professionali, con l’obiettivo di aumentare la platea delle imprese agricole assicurate, che oggi conta circa 90.000 aziende, per un valore assicurato di circa 8 miliardi di euro e quasi 500 milioni di euro di premi pagati, con un trend in crescita degli importi assicurati di quasi il 10% dal 2005”.