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“Una misura sciagurata che mette in ginocchio l’olio d’oliva italiano di qualità”. Così il presidente della Federazione nazionale di prodotto Olivicola di Confagricoltura, Donato Rossi, commenta la proposta della Commissione Europea che ha autorizzato l’accesso temporaneo supplementare di olio d’oliva tunisino nel mercato dell’UE, per sostenere la ripres nell’attuale periodo di difficoltà in cui si trova il Paese.
Allarme anche dalla Federazione Olio dei Giovani di Confagricoltura che si stanno mobilitando e chiedono a viva voce “l’annullamento delle ulteriori facilitazioni alle produzioni extracomunitarie”.
“Ancora una volta – osserva Confagricoltura – ci troviamo a dover subire un provvedimento che penalizza i produttori in nome della politica; in questo caso per proteggere l’economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici. Non siamo nuovi a provvedimenti del genere, è già capitato recentemente con l’embargo russo e con le concessioni ulteriori per le arance al Marocco che stanno creando penalizzazioni insostenibili”.
“L’olivicoltura italiana è già fragile e non è in grado di farsi carico – continua Confagricoltura – delle buone intenzioni della Commissione. La Tunisia è già un forte esportatore di olio extravergine d’oliva in Europa con 57 mila tonnellate già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia. Ora l’arrivo di altre 35 mila tonnellate d’olio d’oliva tunisino, senza dazio, colpisce duramente la produzione europea e, soprattutto, italiana già in gravissime difficoltà”.
“Sollecitiamo – conclude Confagricoltura – il governo e i nostri rappresentanti all’europarlamento ad adoperarsi sulla Commissione perché sia misurato adeguatamente l’impatto del provvedimento sul settore”.