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Le conseguenze dell’aumento dei costi di produzione e delle materie prime, che si riflettono sull’intero tessuto economico nazionale, preoccupano il coordinamento di Agrinsieme. La situazione non sembra destinata a migliorare, con la novità di questi giorni che vede anche alcuni Paesi partner che stanno anche attivando misure di limitazione alla libera circolazione delle merci all’interno del mercato unico. Questi gli argomenti al centro dell’incontro di oggi tra il ministro Stefano Patuanelli e il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
L’agroalimentare – ha affermato Agrinsieme – è il primo settore produttivo del Paese. E’ necessario sostenere le produzioni con specifici e rapidi interventi che assicurino la tenuta della competitività delle imprese, in particolare quelle zootecniche che stanno affrontando i rincari senza però poter ammortizzare questi maggiori costi. E’ urgente tutelare il potenziale produttivo nazionale, specificatamente per il comparto seminativi e ripensare ad alcune scelte europee anche in campo energetico, intervenendo ove possibile anche supportando i consumi delle famiglie.
Il coordinamento, alla luce della difficile situazione attuale, ha espresso sintonia e supporto alle Istituzioni confermando che gli agricoltori sono pronti a fare tutto il necessario per garantire produzioni sufficienti e di qualità con un pieno utilizzo delle superfici disponibili. E’ il momento – ha sottolineato Agrinsieme – di agire compatti a livello nazionale ed europeo.
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il presidente di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri, il presidente di Copagri Franco Verrascina e il vicepresidente di Cia-Agricoltori Italiani Mauro Di Zio, presenti all’incontro, hanno espresso il massimo supporto alle azioni che il ministro vorrà intraprendere sulla moratoria dei debiti e sugli scostamenti di bilancio, così come per l’emissione di un debito comune europeo.
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Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.