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“La Commissione europea continua a manifestare un orientamento punitivo nei confronti degli allevamenti, mentre i capi di Stato e di governo hanno chiesto di aumentare la sicurezza alimentare”. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulla proposta presentata oggi dalla Commissione UE riguardante la revisione della direttiva sulle emissioni industriali ai fini della riduzione dell’inquinamento. La direttiva in vigore, varata nel 2010, copre anche gli allevamenti avicoli e suinicoli di maggiore dimensione.
“La Commissione ha proposto di inasprire gli obblighi già esistenti, con un pesante aumento dei costi amministrativi e burocratici – rileva Giansanti -. Attualmente solo il 5% degli allevamenti avicoli e suinicoli delle strutture attive negli Stati membri rientra nella sfera di applicazione della direttiva in questione. Sulla base delle proposte della Commissione si salirebbe al 50 per cento. E non solo: le nuove regole si estenderebbero anche agli allevamenti di bovini”.
“Rischiamo un taglio di produzione a livello europeo, aprendo così la strada a maggiori importazioni da Paesi terzi dove le regole sono meno rigorose di quelle valide nella UE, anche ai fini della sostenibilità ambientale”, evidenzia il presidente di Confagricoltura.
“Voglio anche sottolineare che faremo il possibile – conclude Giansanti – per contrastare la diffusione delle carni sintetiche. E chiederemo a tal fine il supporto del Parlamento europeo, del Consiglio e dei rappresentanti dei consumatori”.
Sotto il profilo procedurale, il testo varato dalla Commissione prevede di assegnare, dopo il via libera da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, un periodo massimo di diciotto mesi agli Stati membri per trasporre la nuova direttiva nell’ordinamento nazionale.