Le aziende ammesse al Forum saranno 80, 30 i buyer internazionali provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone, Belgio, Svezia, Norvegia, Inghilterra, Francia, Austria, Svizzera, Polonia e Germania
Incontri, seminari, visite aziendali, degustazione di prodotti: sono gli ingredienti del Forum per operatori esteri del settore agroalimentare in Sardegna che si svolgerà nella prima decade di giugno su iniziativa dell’assessorato dell’Industria in collaborazione con l’Agenzia ICE, Istituto per il Commercio Estero. Il Forum rientra nel programma di attività istituzionali previsto dal Piano Triennale di Internazionalizzazione e sarà un’occasione importante per le aziende isolane che hanno intenzione di espandere il proprio mercato.
Dal 4 febbraio scorso è possibile inviare la richiesta di partecipazione. La domanda va compilata on line sul sito dedicato. La chiusura delle iscrizioni è fissata per il 3 marzo.
Il Forum sarà articolato in due giornate di incontri bilaterali tra aziende e buyer internazionali provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone, Belgio, Svezia, Norvegia, Inghilterra, Francia, Austria, Svizzera, Polonia e Germania. Sono inoltre previste due giornate di visite aziendali, in Sardegna, alle quali parteciperanno anche dieci giornalisti stranieri. Le aziende ammesse al Forum saranno 80, mentre i buyer internazionali saranno 30.
Le imprese dovranno appartenere ai comparti previsti nel progetto: vino, lattiero-caseario, olio, conserve, pasta, acque minerali, prodotti da forno, liquori, lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, produzione di condimenti e spezie, produzione di birra, industria delle bibite analcoliche. Il Piano di Internazionalizzazione, che ha una dotazione finanziaria pari a 16 milioni di euro (12 milioni destinati, attraverso specifici bandi, a finanziamenti e aiuti a favore di piccole e medie imprese) prevede tra l’altro anche un Forum per le imprese del settore ICT, che si svolgerà a ottobre, e un Export Lab con un percorso formativo destinato alle imprese con l’obiettivo di accrescerne le capacità manageriali e la competitività sui mercati esteri.